Sono guarita.

freedom

Dopo anni persi ad inseguire una felicità fatta di niente, oggi sento che sono finalmente guarita.

Mi sono svegliata da un lungo sogno frammentato da incubi, un sogno in cui ero la persona sbagliata per me stessa e per gli altri.

Ho provato per anni ad adattarmi, a diventare ciò che la società voleva che fossi.

Ho provato a fare la dieta; ho provato ad essere gentile con chiunque, anche con chi non se lo meritava; ho provato a dimenticare i torti subiti per non creare polemiche di sorta; ho provato a far finta che i pettegolezzi sulle vite altrui mi interessassero; ho provato ad adattarmi alle mode del momento; ho provato ad accontentarmi delle cose materiali; ho provato ad adattarmi ad ogni situazione, anche quella in cui davvero non sarei voluta stare; ho provato ad amare “nonostante tutto”, come raccomandano i vecchi di una volta che restano insieme per la vita pur odiandosi a vicenda.

Le ho provate davvero tutte per sembrare perfetta, intelligente, capace, vincente.

Il risultato però è stato disastroso.

Ho sopportato le peggiori torture, ho violentato me stessa, e tutto andava apparentemente bene fino a quando non sono inciampata in qualcosa che non avevo programmato. Sono caduta, e mentre cadevo ho pensato che da sola non potessi farcela, che dovevo aggrapparmi alla persona che avevo accanto; ma così facendo ho portato giù anche lei. Ci siamo fatti molto male, un male che non scorderò mai, e ho pianto fino a non avere più respiro. Ma alla fine di quel pianto ho trovato una consapevolezza nuova. Ho ritrovato me stessa; e pensare che lì per lì neanche mi sono riconosciuta.

Per quanto insistentemente il cuore mi dicesse “non riesci farlo”, e per quanto forte la gente intorno urlasse “non puoi farlo”, ho corso il rischio più grande possibile e ho deciso che avrei salvato me stessa da una vita infelice e senza sogni.

E nella nuova vita, quella di adesso, sento di essere diventata ciò che realmente sono. Ho riscoperto il rispetto per me stessa, l’accettazione dei miei difetti (be’, non proprio tutti a dire il vero, ma ci sto lavorando), la consapevolezza di dover fare ciò che mi fa stare bene, di dovermi circondare di persone che abbiano rispetto di me e che non pretendano di cambiarmi ad ogni costo. Ho capito che non devo cambiarmi per piacere agli altri e che l’impegno in qualsiasi tipo di relazione deve essere reciproco.

So che non sarà semplice evitare di cascare nella trappola dell’approvazione ancora una volta, ma il dolore appena vissuto servirà proprio nei momenti di debolezza, in cui cedere sembrerà più facile che continuare a combattere per me e per le persone che mi stanno accanto.