I Mitchell contro le Macchine

Ho guardato questo film d’animazione per puro caso, in un sabato pomeriggio solitario e casalingo ; mentre sfogliavo l’infinito catalogo Netflix mi è capitata sotto mano questa simpatica immagine “di copertina” e senza neanche leggere la trama mi son detta:”Perché no?”

I Mitchell contro le Macchine

Forse perché gli argomenti che tratta mi toccano nel profondo, o forse soltanto perché in questo periodo sono un po’ suscettibile e mi emoziono con niente, fatto sta che ho riso e pianto per tutto il tempo. Prima in quest’ordine, e poi contemporaneamente: a volte piangere e ridere insieme fa sentire stupidi, ma non è mai una brutta cosa.

E non consiglio di far vedere questo cartone animato solo ai vostri figli, ma di guardarlo con loro, di guardarlo insieme ai vostri nipoti. Il messaggio è potente e diretto, moderno e antico allo stesso tempo.

Non voglio spoilerare niente, quindi mi limiterò a dire che l’insegnamento che arriva è universale, in grado di oltrepassare barriere sociali e culturali, perché alla fine, se ci pensate bene, siamo tutti figli di qualcuno, e in questo nessuno potrà mai essere diverso da un altro essere umano.

Se avete voglia di ridere, ricordare, piangere ed emozionarvi, è il film che fa per voi. Buona visione ❤

Made in Italy – Il nuovo film di Luciano Ligabue

luciano_ligabue_made_in_italy_640_ori_crop_master__0x0_640x360Domenica è stata una giornata bellissima. Relax, tempi morbidi, sole caldo. Così, verso le quattro, siamo partiti alla volta del mare per una lunga passeggiata in spiaggia. Ma di questi tempi, non appena il sole comincia a calare, l’umidità si fa sempre più pungente e ti spinge a metterti al riparo, in un luogo caldo e asciutto, anche se dalla spiaggia non vorresti mai venire via.

Così abbiamo deciso di andare al cinema a vedere Made in Italy, il nuovo film di Luciano Ligabue. Confesso di aver visto soltanto uno dei primi due film di Ligabue (giuro che mi rimetterò in pari al più presto), e che il primo, Radio Freccia, mi è piaciuto davvero molto. Confesso inoltre di non aver mai recensito un film in vita mia, e parlare di recensione infatti è totalmente fuori luogo. Quindi diciamo che vi scriverò il mio parere in merito da semplice spettatrice quale sono, una profana del settore che guarda alla sostanza delle cose: mi ha emozionato? E’ valsa la pena spendere 7 euro per andarlo a vedere?

La risposta ad entrambe le domande è la stessa: sì.

I personaggi di Made in Italy sono persone comuni, con lavori comuni e problemi comuni dei giorni d’oggi, ed è stata probabilmente questa la chiave che mi ha permesso così facilmente di entrare in contatto con loro. Ecco molto brevemente la macro storia alla base: Stefano Accorsi, nei panni di Riko, è sposato con Sara (Kasia Smutniak) da molti anni, “forse troppi”. Lavora da sempre in un salumificio in cui anche suo padre ha lavorato, ma giorno dopo giorno percepisce sempre di più l’assenza di  uno scopo, di una speranza per il futuro. La crisi nel frattempo incombe: uno dopo l’altro i suoi colleghi vengono licenziati, e anche per lui mantenere casa e famiglia diventa sempre più complicato. La crisi però non è solo economica: è anche personale e di coppia. Si succedono vicende che fanno crollare le poche certezze con cui si era trascinato avanti fino ad allora, e lì le strade sono due: lottare e ricominciare, oppure arrendersi, fosse anche per sempre.

Non voglio svelare altro della trama…odio quando qualcuno mi rivela più di quanto avrebbe dovuto. Però posso raccontarvi le mie reazioni. Mi sono fortemente immedesimata nelle vite dei protagonisti, tanto da sorridere o star male per loro. Ho pianto, più e più volte: certe scene, supportate dalla giusta colonna sonora, mi hanno mandato in frantumi. Ma c’è una nota dolente proprio per ciò che riguarda la musica, e in merito vorrei dire:”Caro Ligabue, io lo capisco che il film è tuo, che il regista sei tu e che il titolo del film è ripreso paro paro dal titolo di una delle tue ultime canzoni….ma non era indispensabile infilare altre tue canzoni  in scene che non lo richiedevano affatto, solo perchè sono tue.”.

Colonna sonora a parte, ho passato una piacevole ora e mezza. Qualche nota amara in bocca mi è rimasta, ma d’altronde la vita è così: per apprezzarla davvero, serve qualche volta anche cadere e soffrire un po’.

Ps: attori bravissimi.

Mi consigliate qualche bel film?

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Finalmente le ferie sono ufficialmente iniziate. Questo è l’unico periodo dell’anno in cui la ditta chiude ufficialmente per due settimane e riusciamo a stare in santa pace per un po’. Ho una pila di libri sul comodino che aspettano solo di essere letti, ma vorrei anche guardare qualche bel film sotto al plaid nell’atmosfera speciale creata dalle lucette dell’albero di Natale.

Nella mia lista al momento ci sono:

  • Seta (tratto dall’omonimo libro di Baricco)
  • Il pianista sull’Oceano (tratto da Novecento di Baricco)
  • Wonder (in uscita proprio in questi giorni nelle sale cinematografiche…ho pianto guardando il trailer, quindi prevedo fiumi di lacrime per l’intera durata del film. Speriamo ne valga la pena)

E poi il vuoto.

Non mi viene in mente nient’altro. Eppure sono sicura di aver pronunciato almeno dieci volte in un anno:”questo lo voglio vedere”.

Quindi ho pensato di chiedere aiuto a voi blogger, che sicuramente qualche bel film da consigliarmi lo avete 😉

A parte gli horror, guardo davvero di tutto. Commedie, thriller, cartoni animati e tutto il resto.

Mille grazie fin da ora!