Diffida da chi non cambia mai

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C’è una frase di Carl Jung che mi ha sempre affascinata, e di cui credo di aver colto il reale significato soltanto di recente. La citazione recita quanto segue:

“L’incontro tra due personalità è come il contatto di due sostanze chimiche: se c’è una reazione, entrambe vengono trasformate”.

Col senno di poi siamo tutti bravi a capire come stiano realmente le cose; il difficile è rendersene conto mentre ci siamo dentro con tutte le scapre. Io non sono mai stata brava a farlo, e mi sono sempre illusa di essere nel posto e nel momento in cui avrei dovuto e voluto essere. Solo adesso guardando indietro vorrei che qualcuno mi avesse fatto riflettere, vorrei che qualcuno mi avesse detto:” Adesso fermati, lascia da parte sogni e sentimenti e descrivimi la tua vita attuale con oggettività ”. Probabilmente mi sarei accorta di essere fuori dal tempo e dallo spazio che mi si addicevano davvero. Solo adesso infatti mi rendo conto che nel percorso fatto fino ad ora, l’unica a cambiare e a trasformarsi sono stata io: non mi accorgevo che le persone che avevo accanto restavano immutate, ferme nelle loro posizioni come guardiani impassibili a difesa del loro castello. Io ero certa che una reazione ci fosse, perché la sentivo esplodere dentro al petto; non mi rendevo conto però che la reazione che vedevo negli altri era solo un inganno, il riflesso dei miei cambiamenti nelle loro armature lucenti.

Sempre col senno di poi, mi ripeto senza sosta:” Come hai potuto essere così stupida e così cieca? “. Ma sto anche imparando ad essere più clemente con me stessa, e vorrei riuscire a perdonarmi. Anche perché continuare a farsene una colpa è inutile se non addirittura nocivo: devo semplicemente imparare a far tesoro di questo errore anziché continuare a compiangermi per averlo commesso.

In definitiva: meglio diffidare di chi non cambia mai e resta sempre identico a se stesso.