Ci meritiamo l’estinzione

Ieri pomeriggio abbiamo fatto un salto a Livorno sperando di trovare un paio di cappotti ancora in saldo, anche se le speranze erano davvero minime. Prima di entrare da Zara ci siamo fermati in un bar di via Grande, scoprendo che era gestito da un ragazzo di chiare origini orientali e da sua madre. La prima cosa che ho pensato é che quel ragazzo se la cavava davvero bene nonostante la giovane età, e che preferivo il suo italiano dall’accento orientale alla parlata grezza e a tratti esagerata di molti autoctoni (molti potranno dissentire, ma è questione di gusti, come per la musica). Mentre aspettavamo che ci preparasse un caffè, vedo entrare nel bar tre donne sulla cinquantina. Si capiva che erano tre amiche, assorte com’erano tra chiacchiere e risate. Se non fosse che la prima alza lo sguardo sul barista, e d’improvviso quegli occhi che un attimo prima sprizzavano gioia e serenità si spalancano e diventano di cenere, e l’unica cosa che potevi leggerci dentro era paura, una fottuta paura. La metamorfosi è durata pochi attimi: non appena la donna è riuscita a riaversi, si è girata di scatto e, come una chioccia che spalanchi le ali per proteggere i suoi pulcini, ha aperto le braccia trascinando fuori le sue amiche (ignare di tutto). Dalla sua reazione si potrebbe pensare che in quel bar fosse in atto un incendio, ma sarei stata così tranquilla ad aspettare il mio caffè se così fosse stato? Domanda retorica. Potete quindi immaginare cosa abbia realmente scatenato il terrore di quella donna? Se non vi viene in mente niente, tranquilli, è perfettamente normale (se non avessi visto quella scena coi miei occhi, probabilmente neanche io ci sarei arrivata). La risposta è più banale di quanto pensiate: l’ignoranza. Sí perché il suo cervello deve aver associato gli occhi a mandorla di quel ragazzo con la Cina (plausibile), e la Cina con il Corona Virus, e il Corona Virus con la morte. La sua morte. Dopo un attimo di sgomento, dopo aver sussurrato “non ci posso credere”, ho pensato che l’estinzione noi ce la meritiamo tutta. Ho pensato che se ciascuno di noi passasse più tempo a riflettere che a parlare, ad informarsi anziché sfondarsi di Social, forse una speranza ancora ci sarebbe…ma ahimè ad oggi non é così. Se quella donna si fosse informata (senza lasciarsi condizionare dai titoloni dei giornali e dai servizi allarmisti dei TG), avrebbe scoperto che il Corona Virus causa sí infezioni alle vie respiratorie, ma che spesso queste infezioni sono di lieve entità, e che solo in alcuni casi, in cui il soggetto sia anziano, debilitato o con un basso livello di difese immunitarie, può causare la morte. Questo per dire che va benissimo che adesso ci sia attenzione su un virus potenzialmente molto pericoloso, che è giusto informare la popolazione mondiale, che è sacrosanto triplicare i controlli per fare in modo che non si espanda a macchia d’olio, ma in tutto questo dovremmo anche comprendere che non si tratta di peste bubbonica, e soprattutto che gli occhi a mandorla non fanno necessariamente di un ragazzo un portatore sano di Corona Virus. Ma probabilmente sto chiedendo troppo, quindi lascio tra le righe di questo post l’amaro che ancora mi sento in bocca e vado avanti, attendendo con ansia che un meteorite di dimensioni mostruose faccia piazza pulita dell’unica razza di cui avrebbe senso parlare: quella umana.

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Pubblicato in: blog

6 pensieri su “Ci meritiamo l’estinzione

  1. La forma dell'anima ha detto:

    Fortunatamente almeno nel caso che ho vissuto io il ragazzo non sembrava essersi accorto di niente, ma questo non ne fa un episodio meno grave. Se non ripartiamo dalle scuole ad insegnare ai bambini ad informarsi, ragionare con le proprie teste e non giudicare, questo mondo ha vita breve.

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    • La forma dell'anima ha detto:

      Ci si riempie la bocca con la Giornata della Memoria e poi ci si comporta esattamente come chi sottostava alle leggi razziali senza indignarsi, e magari anche difendendole. Assurdo.

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