Il primo dell’anno, nonostante la sveglia puntata alle 9, non siamo riusciti a lasciare l’albergo prima di mezzogiorno. Ad accoglierci per strada, il primo vento gelido a New York dal giorno nostro arrivo.
Ci siamo diretti al ponte di Brooklyn ma, visto l’orario e la necessità di un bagno, ci siamo fermati in una specie di Whole Foods Market (catena molto famosa) per un pranzo veloce a buffet. In generale mangiare a NY costa tanto se si pensa ai ristoranti, ma moltissimi supermercati hanno al loro interno delle grandi penisole col cibo a buffet che è possibile pagare a peso: questa è la migliore alternativa per magiare ciò che si vuole a cifre oneste, che si aggirano intorno ai 10$ a persona.
I turisti che attraversano il ponte sono tantissimi, tanto da dover camminare in fila indiana soprattutto nei tratti più panoramici. Ma vale la pena passeggiare su questo ponte bellissimo per vedere lo skyline di Manhattan mentre ci si allontana dalla città per raggiungere Brooklyn.
Dall’altra parte del ponte troviamo DUMBO, che non è l’elefantino del film disney ma il quartiere di Brooklyn da cui si può godere di una vista meravigliosa di New York.
Da DUMBO ci siamo poi diretti verso Dyker Heights, un quartiere a sud di Brooklyn famoso nel periodo natalizio: pare che qui gli abitanti del quartiere facciano a gara a chi realizza l’addobbo natalizio più strordinario. E l’impressione che ho avuto è che a qualcuno sia davvero scappata un po’ la mano: ogni giardino è pino di luci, presepi, gonfiabili, addobbi di tutti i tipi, tanto da fare invidia al villaggio di Babbo Natale! Molti realizzano queste composizioni per omaggiare un caro defunto, ma verso le 21 il quartiere si spegne per evitare bollette milionarie.