Non voglio sembrare bella, mi ci voglio sentire.

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“Anna stringe la cintura e più la stringe più le fa male
Sua madre dice “se bella vuoi apparire amore un po’ devi soffrire”
Ma lei in cuor suo sa benissimo quello che deve fare
Io bella non voglio sembrare
Io mi ci voglio sentire”

E’ una citazione tratta dal testo della canzone “La stagione”, dei The Zen Circus. Per chi non li conoscesse, sono un gruppo di Livorno della sfera indipendente che da molti anni tratta tematiche sociali ma anche più personali, con testi molto intensi e sinceri. Vi lascio qui il link alla canzone nel caso siate curiosi di ascoltarla: https://www.youtube.com/watch?v=JeNGfOmQCT8

La prima volta che ho sentito queste parole, ho subito pensato che centrassero in pieno un disagio che è comune a tantissime ragazze e donne di ogni età, me inclusa: fare di tutto per apparire belle ed impeccabili ma senza riuscirci mai, perché gli occhi che non riusciamo ad accontentare sono i nostri. Ci sentiamo incitate dalla società e dagli esempi che questa ci propone di seguire, ci danniamo per somigliare il più possibile a modelle e fashion blogger che hanno fatto dell’apparenza il loro mestiere, ma poi ci guardiamo allo specchio e pensiamo di non aver fatto abbastanza, di non valere niente; e quindi ricominciamo con un nuovo tentativo, una nuova crema, un nuovo taglio di capelli. Ma per quanto proveremo a fare, non ci vedremo mai belle abbastanza, perché noi, belle, non riusciamo proprio a sentirci.

I motivi sono sempre gli stessi: i media che ci bombardano con immagini perfette, photoshoppate – che poi noi lo sappiamo benissimo che di reale in quelle foto non c’è un bel niente, ma il nostro inconscio ha credenze tutte sue che ci spingono a snobbare la ragione – facendoci credere che il nostro valore intrinseco dipenda dal nostro aspetto esteriore (non potrebbero fare altrimenti: i libri di psicologia non vendono quanto le creme antirughe). Aggiungiamoci il senso di inadeguatezza che a volte ereditiamo da una storia familiare travagliata o dalle brutte esperienze della vita, ed ecco servite delle donne insicure e prive di autostima pronte a tutto pur di “apparire” perfette.

Ma se invece di correre dall’estetista, dal parrucchiere e dalla dietista ci fermassimo a riflettere anche solo un momento, ci renderemmo conto che tutto questo affannarsi dietro alla ricerca della perfezione non serve assolutamente a niente, se non a svuotare i nostri portafogli e far calare ulteriormente la nostra autostima.

Ho provato a rispondere a queste due semplici domande, e sono rimasta spiazzata dalla risposta banale che ne scaturisce:

  1. Quanto conta l’aspetto fisico delle persone che amo?
  2. Quante sono le persone che stimo soltanto perché hanno un bell’aspetto fisico?

Non si scelgono gli amici in base al loro aspetto, né amiamo meno nostra madre o il nostro compagno di vita perché non ha un fisico perfetto. Tutt’altro; spesso ci scopriamo segretamente ad impazzire per i loro difetti.

Certo, se ciò a cui si aspira nella vita è calamitare gli sguardi superficiali dei passanti facendosi gridare dietro sequele di apprezzamenti (a volte anche poco carini), allora la strada giusta è presto trovata: è sufficiente spendere tutte le proprie energie per ottenere addominali scolpiti e glutei sodi, e sperperare soldi in continui trattamenti anti cellulite, labbra finte e seni rifatti. So di donne infelici nonostante abbiano quasi raggiunto la perfezione che cercavano, ma non voglio spoilerare niente.

Probabilmente dovremmo semplicemente ficcarci in testa due o tre mantra da ripetere in continuazione per arrivare a convincerci che siamo già belle così come siamo, ma non credo che possa essere una soluzione definitiva. Inoltre, sentirsi dire “sei bella come sei” da donne che troviamo bellissime, non solo non ci aiuta, ma addirittura ci fa sentire sbeffeggiate e derise.

Credo che il punto focale non sia la bellezza, ma la convinzione che questa bellezza sia la bilancia del nostro valore: più siamo attraenti, più valiamo, meno lo siamo, più ci sentiamo insignificanti.  E’ piuttosto il contrario! Il nostro aspetto dovrebbe passare in secondo piano rispetto al mondo che abbiamo dentro e che è immenso (e spesso inesplorato). Conosco persone che hanno fatto dei difetti fisici il proprio punto di forza, persone amate e stimate nonostante la loro apparenza non rasenti neanche minimamente la perfezione tanto acclamata e ricercata dalla società odierna. Che poi, tutto sommato, al loro aspetto chi c’aveva neanche fatto caso?

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2 pensieri su “Non voglio sembrare bella, mi ci voglio sentire.

  1. Ehipenny ha detto:

    Adoro questo post, perché dici un sacco di verità… sono così, mi preoccupo dell’aspetto per poi rendermi conto di quanto sciocco sia modellarsi per gli altri e non per sè stessi… la società ci riempie la testa di mode e di prototipi da seguire, facendoci credere che sia più forte chi riesce a seguirli… quando invece vale l’esatto contrario..

    Piace a 1 persona

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